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ADISU Lecce - Più sicurezza per gli studenti nelle residenze universitarie. Donato un defibrillatore


Mercoledì 9 novembre alle ore 10 presso la casa dello studente “Maria Corti” di Via Lombardia a Lecce, verrà installato il primo defibrillatore in una residenza universitaria pugliese. All'evento sarà presente il dott. Crescenzo Marino, direttore generale dell'ADISU Puglia. L'apparato salvavita è un dono dell'ing. Marco Cataldo, componente del C.d.A. dell'ADISU Puglia: "in qualità di consigliere di amministrazione Adisu Puglia - ha detto l'ing. Cataldo - ho deciso di devolvere i primi gettoni di presenza al Gruppo Emergenza Salento per l’acquisto di un DAE (Defibrillatore automatico esterno)". Il defibrillatore che verrà donato è un defibrillatore semiautomatico, che sarà a disposizione della residenza universitaria, ma allo stesso tempo di tutta la comunità leccese essendo posizionato all’ingresso della struttura sempre accessibile. Il Gruppo Emergenza Salento, attivo dal 2014 a Parabita, svolgerà presso la casa dello studente un incontro informativo sulle tecniche denominate Supporto Vitale di Base (Basic Life Support) e su come ci si deve comportare in caso di emergenza. Per tale incontro verrà utilizzato, come da protocollo, un manichino didattico dove tutti potranno apprendere e provare le manovre BLS. L’incontro verrà tenuto dai volontari del Gruppo Emergenza Salento e risulta propedeutico ai corsi di primo soccorso e ai corsi per ottenere l’attestazione di Esecutore BLSD (autorizzazione all’utilizzo del defibrillatore). Avere a disposizione un defibrillatore automatico (DAE) può salvare una vita umana. E’ efficace trattare un arresto cardiaco causato da fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare senza polso è una rapida defibrillazione. Questo trattamento è efficace solo se eseguito durante i primi minuti successivi ad un arresto cardiaco improvviso. Ogni anno, in Italia, muoiono circa 60.000 persone a causa di un arresto cardiaco e la letteratura scientifica ha dimostrato che, in questi casi, un intervento di primo soccorso rapido ed adeguato può ridurre del 30% questi decessi: ogni minuto è di vitale importanza.

Mercoledì 9 novembre alle ore 10 presso la casa dello studente “Maria Corti” di Via Lombardia a Lecce, verrà installato il primo defibrillatore in una residenza universitaria pugliese. All'evento sarà presente il dott. Crescenzo Marino, direttore generale dell'ADISU Puglia.

L'apparato salvavita è un dono dell'ing. Marco Cataldo, componente del C.d.A. dell'ADISU Puglia: "in qualità di consigliere di amministrazione Adisu Puglia - ha detto l'ing. Cataldo - ho deciso di devolvere i primi gettoni di presenza al Gruppo Emergenza Salento per l’acquisto di un DAE (Defibrillatore automatico esterno)".

Il defibrillatore che verrà donato è un defibrillatore semiautomatico, che sarà a disposizione della residenza universitaria, ma allo stesso tempo di tutta la comunità leccese essendo posizionato all’ingresso della struttura sempre accessibile.

Il Gruppo Emergenza Salento, attivo dal 2014 a Parabita, svolgerà presso la casa dello studente un incontro informativo sulle tecniche denominate Supporto Vitale di Base (Basic Life Support) e su come ci si deve comportare in caso di emergenza. Per tale incontro verrà utilizzato, come da protocollo, un manichino didattico dove tutti potranno apprendere e provare le manovre BLS.

L’incontro verrà tenuto dai volontari del Gruppo Emergenza Salento e risulta propedeutico ai corsi di primo soccorso e ai corsi per ottenere l’attestazione di Esecutore BLSD (autorizzazione all’utilizzo del defibrillatore).

Avere a disposizione un defibrillatore automatico (DAE) può salvare una vita umana. E’ efficace trattare un arresto cardiaco causato da fibrillazione ventricolare o tachicardia

ventricolare senza polso è una rapida defibrillazione. Questo trattamento è efficace solo se eseguito durante i primi minuti successivi ad un arresto cardiaco improvviso.

Ogni anno, in Italia, muoiono circa 60.000 persone a causa di un arresto cardiaco e la letteratura scientifica ha dimostrato che, in questi casi, un intervento di primo soccorso rapido ed adeguato può ridurre del 30% questi decessi: ogni minuto è di vitale importanza.


a.degiovanni , 08/11/2016

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