Bike sharing libero per gli studenti universitari ospiti delle 8 residenze Adisu pugliesi. È l'altra fase del progetto Cicloattivi Università predisposto dall'assessorato alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia. Nei giorni scorsi gli assessori regionali alla mobilità Minervini e al diritto allo studio Alba Sasso hanno consegnato le prime 150 biciclette e i 12 ciclo posteggi che saranno distribuiti fra le sedi territoriali. "Abbiamo cambiato formula - ha spiegato l'assessore Minervini - offrendo un servizio aggiuntivo a disposizione dell'Adisu, ma il messaggio che affidiamo agli studenti universitari è lo stesso: essere le avanguardie del cambiamento verso forme sostenibili di mobilità, perchè la bicicletta non è un mezzo del passato ma del futuro. Come ha dimostrato un recente studio di Confcommercio la velocità media nella grandi città è di 15 km/h, con punte minime di 7 km/h. Meno di quando ci si muoveva col calesse. La profezia di Ivan Illich si è realizzata: una sorta di nemesi ha rovesciato il mito della velocità dell'auto nel suo contrario, la paralisi. Peccato che la diagnosi di quello studio si concluda con la solita terapia: strade, strade e ancora strade. Non ci siamo. La terapia in Puglia è un'altra: trasporto pubblico - ferroviario in particolare - e mobilità sostenibile, biciclette". La distribuzione delle biciclette, modello city bike da uomo o donna, tra varie residenze regionali avverrà indicativamente in maniera proporzionale rispetto al numero di posti letto disponibili e il mezzo sarà affidato giornalmente agli studenti che ne faranno richiesta e per utilizzarlo negli spostamenti quotidiani. "L'Adisu - ha sottolineato l'assessore Sasso - ha in questi anni lavorato molto bene sul miglioramento degli strumenti tradizionali: mense e alloggi, con un'attenta politica di ascolto degli studenti. Siamo poi passati all'attivazione di una rete di servizi e attività culturali che sono ormai entrati nell'orbita del diritto allo studio universitario in Puglia. Con le biciclette offriamo una nuova opportunità per vivere al meglio la città. Nel progetto c'è anche un elemento pedagogico: l'avvio di una diversa idea di mobilità urbana che passa dalle scelte degli studenti, che possono fare scuola e perfino tendenza".