Il Pm Nicola Magrone al Liceo Classico

“Una sentenza insopportabile”, così il giudice Nicola Magrone, ospite il giorno 4 dicembre del Liceo Classico, ha definito quella della Corte di Cassazione che ha assolto gli imputati dell'assassinio di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese uccisa (le fu dato fuoco) nel 1981 per essersi rifiutata di prostituirsi. Poco prima di morire, dopo un'agonia di 22 giorni, proprio davanti al pm Nicola Magrone pronunciò con un filo di voce i nomi di chi le aveva dato fuoco perché lei non aveva accettato di vendere il suo corpo. Eppure, per la giustizia italiana fu un suicidio. Una sentenza contestata dalla sorella della vittima e dal giudice Magrone, l'unico che si è battuto (e continua a farlo) per far venire a galla la verità.

L'incontro rientra nelle iniziative messe in campo dal Liceo Classico in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”, come ha ricordato al Dirigente, prof.ssa Margherita Anna Bufi, introducendo l'ospite.